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La Vita Indipendente è una filosofia e un movimento di persone con disabilità che lavorano per le pari opportunità, il rispetto per se stesse e l'autodeterminazione. È un atteggiamento e un modello di vita attuato mettendo in campo risorse e capacità, con obiettivo quello di garantire il diritto all'assistenza personale autogestita con il sistema dei pagamenti indiretti e permettere al maggior numero possibile di persone che hanno bisogno di assistenza di esercitare il controllo sui servizi che preferiscono nelle varie situazioni della loro vita. Vogliamo essere protagonisti della nostra vita, reclamando non solo il diritto, ma la possibilità concreta di scegliere, decidere e progettare

SCEGLIERE

Rispettando le esigenze e le convinzioni personali e non presupporre un atteggiamento di rinuncia, storicamente considerato "normale" per le persone con disabilità.

DECIDERE

Riappropriandosi della propria dimensione di responsabilità. Infatti, la condizione di dipendenza ha comportato spesso che la vita di molte persone con disabilità venisse affidata ad altri con la funzione di tutelarle e, di conseguenza, limitandone le capacità di autodeterminarsi.

PROGETTARE

Per soddisfare i propri desideri ed aspirazioni, non dovendo più rinunciare ad obiettivi importanti come la famiglia, la casa, il lavoro e il successo: le nostre esigenze non sono diverse. Disabilità non deve essere più sinonimo di rinuncia.

NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI!

I PRINCIPII VITA INDIPENDENTE, NATI DA UNA NUOVA VISIONE DELLA DISABILITA’ E PROMOSSI INIZIALMENTE SOLO DA UN GRUPPO RISTRETTO, SI STANNO ORA DIFFONDENDO TRA LE MAGGIORI ORGANIZZAZIONI DI PERSONE CON DISABILITA’ E SONO RECEPITI DAI SERVIZI PIU’ AVANZATI ED INNOVATIVI.

L’OBIETTIVO E’ CHE DIVENTINO PATRIMONIO COMUNE E CONDIVISO TANTO CHE NESSUN INTERVENTO DEI GOVERNI, CENTRALI O PERIFERICI, POSSA PIU’ IGNORARLI.

LO SVILUPPO DEL MOVIMENTO

MOVIMENTO PER LA VITA INDIPENDENTE: UNA RIVOLUZIONE?

CERTO UNA TRASFORMAZIONE PROFONDA NEL MODO DI VIVERE E PERCEPIRE LA DISABILITA’ E DI CONSUEGENZA NEL MONDO DI PENSARE E REALIZZARE I SERVIZI E LE POLITICHE IN MERITO

IL PROCESSO DI EMPOWERMENT

Ma non tutti osano arrivare al centro o formulare un’istanza: Come affrontare la rinuncia? E la paura? Appare chiaro che aprire uno sportello non basta manca un altro, fondamentale anello nel panorama dei servizi. La rivendicazione dei diritti, comporta un lavoro politico, di modifica delle risposte istituzionali e della legislazione, un lavoro culturale, di modifica di una percezione del disabile e della sua condizione. Ma le barriere primarie e invisibili, che si chiamano paure, insicurezza, inesperienza e mancanza di autostima, come affrontarle? Come si può impedire che un’auto-percezione negativa possa paralizzare comunque un processo di cambiamento ? Gli studenti scoprono che questa energia vitale, questa capacità di progettarsi, essere contagiosa. Lo scoprono donandosi tempo l’un l’altro: “Uno parla degli studi, dei problemi con l’assistenza, delle forme quotidiane di discriminazione, del suo sentire. Gli altri ascoltano. Una breve pausa, e poi parlano gli altri e il primo ascolta.”
Questo modo di condivisione e di sostegno, sia in modo formale che informale, non raro tra gli studenti in America. Le esperienze di auto-aiuto, sono molto diffuse nella società americana, specie tra le fasce sociali marginali, basti pensare agli alcolisti anonimi, o alle minoranze oppresse. Sono le prime esperienze di consulenza alla pari.

Gli obiettivi da realizzare attraverso questo percorso di empowerment, sono tutt’ora validi:

a) capacità di conoscere le proprie esigenze e bisogni;
b) capacità di rappresentare le proprie esigenze e bisogni;
c) la conoscenza degli strumenti attraverso i quali conseguire, sostenere e potenziare la propria autonomia ed autodeterminazione.

PRINCIPII VITA INDIPENDENTE

DIRITTO DI SCELTA

Tutte le persone per quanto riguarda la disabilità

UGUAGLIANZA

Come cittadini di uno Stato, le persone con disabilità devono essere titolari degli stessi diritti e delle stesse opportunità degli altri cittadini e devono assumersi anche le stesse responsabilità dei cittadini non disabili

POTERE DECISIONALE

Se ogni persona riceve servizi dallo Stato o da altri, deve poter decidere su come e da chi è offerto il servizio.

DISABILITA’ UN CONCETTO IN EVOLUZIONE

LA DISABILITÀ È UN CONCETTO IN EVOLUZIONE

L’ACCRESCIMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA PORTA AD UNA MAGGIORE CAPACITÀ DI AUTODETERMINAZIONE, FONDAMENTALE PER UN CAMBIAMENTO DI ATTEGGIAMENTO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E DELLA PERCEZIONE DELLE STESSE DA PARTE DELLA COMUNITÀ

A PROPOSITO DI PREGIUDIZI

Quando al bar chiedono al tuo assistente la quantità di zucchero da mettere nel tuo caffè, fai osservare che non tutte le persone con disabilità sono sordomute.

Quando vai in giro con il tuo ragazzo e ti chiedono se è tuo fratello, scoccagli un bacio incestuoso sulle labbra!

Quando ti guardano in modo insistente, chiedi alla persona che cosa sta pensando e invitala a confrontarsi con te.

Quando tua madre dichiara che ha paura a lasciarti uscire, fai come tutti i governi che si rispettano: chiedi la fiducia!

Quando un bambino indica la tua carrozzina chiedendo: “Che cos’è quello?”, fermati e spiega con semplicità ed ironia. Poi, possibilmente, invita il bimbo a fare un giro.

Quando sei tu ad aver paura, pensa a ciò che più desideri, immagina che è lì, ad aspettarti… e vai!