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“I principii e la pratica della Vita Indipendente nascono da un Movimento Internazionale e definito ‘Movimento per la Vita Indipendente”

1960

La mobilitazione inizia nell'ambito del movimento giovanile e studentesco degli anni '60 (anche questo legame storico è da rivalutare: ancora una volta si tratta di istanze comuni espresse con modalità differenti).

Judy Heumann, Eduard Roberts, pionieri del movimento, sono due giovani studenti universitari del campus di Berkley, in California, la loro disabilità riguarda la quasi totalità delle funzioni motorie, ma i servizi studenteschi non sono accessibili, questi studenti sono relegati in una sorta di reparti ospedalieri nell'ambito dell'Università.

Coinvolti dal ciclone dei movimenti di liberazione del mondo occidentale, quale quello dei negri d'America delle donne, dei gay, in un ambito di acquisizione di consapevolezza individuale e culturale, come quello universitario, insieme ad altri decidono di rivendicare il diritto di vivere e studiare con gli altri e come gli altri, rifiutano di essere deportati in reparti speciali affermando il diritto di scelta e di autodeterminazione.

1972

Il primo momento è quindi di rivendicazione: all'interno dell'Università (per poter fruire degli stessi spazi e degli stessi servizi degli altri,) poi all'esterno, per la percorribilità delle strade, per i trasporti, per l'accessibilità dei servizi, dei cinema e teatri e degli esercizi commerciali.

Un secondo momento è quello di offrire ad altri il risultato dell'esperienza: nasce nel 1972 il primo Centro per la Vita Indipendente. Un servizio autogestito, rivolto in primis agli altri disabili del territorio, dove coloro che hanno sperimentato un percorso di autonomia, offrono informazione, orientamento e servizi ad altre persone che hanno gli stessi problemi e le stesse aspirazioni.

CIL E SVILUPPO IN EUROPA

 

LO SVILUPPO DEI CIL (Center for Independent Living)

Nel ’75 una legge federale istituisce i Centri per la Vita Indipendente e da allora ne sono nati negli States più di 300. I CIL hanno una struttura definita sulle esigenze locali. Essi per metà sono finanziati da Enti pubblici (Comuni, Regioni, Governo Centrale), per metà da Istituzioni private (fondazioni, sponsor). Generalmente offrono alcuni servizi standard (informazioni sui servizi e le accessibilità, housing – ricerca di case accessibili-, servizi di aiuto personale, sostegno all’integrazione lavorativa, consulenza legale, advocacy – consulenza sui diritti- ) tra i quali si inserisce il servizio di peer counseling.

LO SVILUPPO IN EUROPA

Nel 1989, alla Conferenza di Strasburgo tenutasi al Parlamento Europeo per lo sviluppo dell’assistenza personale indispensabile per realizzare una vita indipendente, gruppi di persone con disabilità provenienti dai vari paesi europei, approvano una risoluzione che sancisce un programma basato sullo sviluppo del servizio di assistenza personale, indispensabile per realizzare una vita autonoma.
Si approva una risoluzione di cui si riportano i punti 3 e 4:
3. I servizi consentiranno alla persona disabile di partecipare a tutti gli aspetti della vita: casa, scuola, lavoro, tempo libero, viaggi e vita politica. Questi servizi consentiranno alle persone disabili di costruirsi una famiglia e di assumere tutte le responsabilità ad essa connesse.
4. Questi servizi devono essere disponibili sia a lungo termine, per 24 ore al giorno, per 7 giorni la settimana, sia a breve termine, o in base alle emergenze. Questi servizi includeranno l’assistenza per la comunicazione, per le faccende domestiche, per la mobilità, per l’aiuto personale e altri servizi attinenti.
In Germania, ancora una volta, lo sviluppo del movimento si realizza in ambito universitario: quella di Magonza. Il CIL di Erlangen assume un ruolo di coordinamento, fino a costituire un network di centri per la vita indipendente.
In Svezia il fulcro si incentra intorno alla Cooperativa STIL, costituita da persone con disabilità per l’autogestione del servizio di assistenza personale.
Anche in Irlanda, in particolare a Dublino, il CIL locale è incentrato sul servizio di assistenza personale, fondamentale per l’attuazione di una vita autonoma, ma si è specializzato nella formazione delle persone disabili nella gestione di tale servizio.
In Inghilterra i nuclei e i servizi per la vita indipendente hanno puntato l’attenzione sull’assistenza autogestita e sul ruolo della persona disabile come datore di lavoro.
A livello europeo, le politiche ispirate alla vita indipendente sono gestite dall’ “Associazione internazionale Disabled People’s International Unione Europea“, lo sviluppo dei servizi, in particolare dei CIL, viene promosso da ENIL (European Network Indipendent Living, organizzazione costituita nel 1992 per lo sviluppo e il coordinamento dei CIL. Altro strumento di azione è quello di costituire organismi unitari che superino la pratica dei corporativismi e delle specificità e che parli includendo i problemi di tutte le persone con disabilita’ (si parla in tal caso di associazioni ed organismi cross-disability).