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8 Febbraio 2023 0 Comments

Anziani non autosufficienti e disabilità: passi avanti e una riflessione critica della FISH

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 19 gennaio 2023 un disegno di legge che riconsidera le politiche in favore delle persone anziane, con l’obiettivo di promuovere un’assistenza personalizzata.

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), a cui l’Agenzia per la Vita Indipendente aderisce, ha espresso un parere complessivamente positivo sul d.d.l., presentando una memoria scritta (che puoi leggere qui) nell’audizione informale tenutasi al Senato l’8 febbraio scorso (video audizioni mattutineaudizioni pomeridiane).

Nel documento non mancano proposte e aggiunte; in particolare per un corretto inquadramento della condizione della disabilità, per non creare disparità e irragionevole differenziazioni. Il testo non distingue infatti tra persone anziane con disabilità pregresse e persone anziane per le quali è sopraggiunta una disabilità con l’avanzare dell’età. L’età non dovrebbe essere il criterio su cui basare la distinzione tra persone non autosufficienti e persone con disabilità. La Convenzione Onu stessa, si ricorda, non considera limiti anagrafici. A livello internazionale “la disabilità è stata definita come una condizione derivante dall’incontro tra una persona con compromissione fisica o mentale e un ambiente circostante caratterizzato da barriere di varia natura, che impediscono di poter godere dei propri diritti su un piano di parità con gli altri”.

Una corretta definizione è importante per la coerenza tra le deleghe sulla non autosufficienza e la legge delega sulla disabilità.

Da apprezzare molto è come il disegno di legge preveda forme di domiciliarità e di cure presso il proprio domicilio, per garantire il diritto dell’individuo di decidere con chi e dove abitare. Si parla dunque di co-housing per le persone anziane, ossia una convivenza che nasce in età avanzata, in cui si mettono insieme le forze, non solo economiche, ma anche quelle date dalla socializzazione.

FISH ha inoltre chiesto che la delega non contenga il riordino della normativa in materia del caregiver. Non pare opportuno inserire questo mandato nella riforma per la non autosufficienza, nel momento in cui manca del tutto una disciplina generale di riconoscimento e tutela dei questa importante figura. Approvare il testo così come scritto creerebbe una discriminazione nei confronti dei caregiver delle persone under 65 anni.